Esposizione:
LUCA GIORDANO
Il restauro dei rami per la Nova Sacrestia
8 giugno – 23 luglio 2023
presso il Tesoro di San Gennaro
L’esposizione dei dipinti di Luca Giordano si inserisce nella nuova politica di valorizzazione e tutale del Tesoro di San Gennaro, che la Deputazione sta portando avanti in collaborazione con D’Uva e che si concretizza in programmi di restauro, mostre, progetti editoriali ed eventi culturali
Info: tel. 081 294980 – email eventi@tesorosangennaro.it
Tornano a risplendere i preziosi dipinti di Luca Giordano, fra i gioielli del Museo del Tesoro di San Gennaro custoditi nella sacrestia della cappella. Dal 7 giugno aprirà la mostra “Luca Giordano. Il restauro dei rami per la Nova Sacristia” a cura di Laura Giusti, curatrice scientifica del Museo. L’esposizione è il risultato del restauro dei quattro capolavori che il pittore napoletano realizzò per la Deputazione nel 1668: la Madonna della Purità, San Giuseppe, Sant’Anna e San Gioacchino.
L’intervento, finanziato dalla deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, è stato realizzato da Lithos s.r.l., sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. La mostra, nata da un’idea di Luciana De Maria, responsabile del settore Cultura della cappella di San Gennaro, permetterà di vedere da vicino le opere, temporaneamente esposte a portata di sguardo prima di essere ricollocate sulla sommità degli armadi lignei.
L’iniziativa è la seconda proposta del progetto dedicato alle “Mostre Minime”, partito a settembre 2022 con l’esposizione “Tesori mai visti”, che nasce dalla volontà della deputazione e del museo del Tesoro di San Gennaro, diretto da Francesca Ummarino con la curatela scientifica di Laura Giusti e la gestione di D’Uva, di approfondire, di volta in volta, un focus di studio e di ricerca sul patrimonio del Tesoro.
Il restauro sui rami di Luca Giordano ha permesso di riportare alla luce l’originaria cromia delle superfici lucide e smaglianti dei dipinti e ha, per la prima volta, dato l’opportunità di esaminare le opere da vicino, ricavando preziose informazioni sulle tecniche di montaggio e di esecuzione dei rami, aggiungendo un altro importante tassello alla conoscenza di uno dei pittori più affermati della seconda metà del XVII secolo.