Arriva anche a Napoli \”L’arte della Felicità – 6 emozioni per pianoforte\”, il talk/spettacolo del pianista, compositore e direttore d’orchestra Antonio Fresa, autore della colonna sonora originale del film in animazione diretto da Alessandro Rak e dell’omonima docuserie andata in onda su Rai 3, L’arte della Felicità.
Appuntamento venerdì 13 dicembre alle ore 20.30 presso il Teatro Trianon Viviani di Napoli per uno spettacolo di musica, filosofia, antropologia e immagini.
L\’ARTE DELLA FELICITÀ: 6 EMOZIONI PER PIANOFORTE
🎹 Pianista, compositore e direttore d\’orchestra ANTONIO FRESA 📍 Teatro Trianon Viviani – Napoli 🗓 Venerdì, 13 dicembre 2024 🕗 Ore 20:30
Unitevi a noi per vivere una serata unica: il concerto di Antonio Fresa, un’immersione emozionante, musicale e filosofica che esplora la complessità dell’animo umano attraverso l’immediatezza delle nostre emozioni.
Lasciatevi trasportare in un viaggio musicale: 6 emozioni – Amore, Rabbia, Orgoglio, Felicità, Paura e Tristezza – raccontate attraverso la magia della musica e il potere delle parole.
🎶 Durante il concerto, risuoneranno due brani evocativi legati al Tesoro di San Gennaro, ‘O Rre scugnizzo e Bonasera Regina, che fanno parte delle 12 composizioni originali prodotte da Antonio Fresa per l’audioguida del Tesoro di San Gennaro, integrandosi come potente colonna sonora trainante.
L\’evento vedrà la partecipazione di Raiz, uno dei grandi artisti napoletani coinvolti nel progetto della colonna sonora relizzata per il Tesoro di San Gennaro.
Sabato 26 ottobre 2024 apre al Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli la mostra di Giulia Piscitelli Una Nuvola Come Tappeto visitabile fino al 25 gennaio 2025.
L’esposizione è allestita lungo l’intero percorso museale. Dalla Cappella barocca attraversando le Sacrestie e proseguendo nelle sale del museo dove sono custoditi i preziosi doni offerti nei secoli a San Gennaro, la mostra propone tre gruppi di lavori insieme ad un omaggio al Santo Patrono che rivelano prospettive comuni: l’incontro tra il reale e il divino, quello tra tradizione e contemporaneità, infine tra passato e presente, ma anche l’espressione artistica intesa come messaggio di riflessione sociale e politica tanto più urgente e necessaria in un momento storico di scontri tra popoli, culture e religioni come il nostro.
Accompagna la mostra il catalogo pubblicato da D’Uva in italiano e inglese, introdotto da un testo di Erri De Luca ripreso dal suo libro Una Nuvola Come Tappeto (Feltrinelli, 1991), cui sono ispirati il titolo dell’esposizione e uno dei lavori presentati. La pubblicazione raccoglie l’intervento dello storico e critico d’arte Stefano Chiodi, insieme ai testi di Mons. Vincenzo De Gregorio Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e Francesca Ummarino direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro, corredato dalle fotografie di Amedeo Benestante. Si ringrazia la Galleria Fonti di Napoli.
«L’esposizione che il museo del Tesoro accoglie ci riporta ai gesti che esprimono una fede. Dall’antico Israele è l’inchino che viene fatto alla Torah, il rotolo della Legge mosaica. Dal Cristianesimo delle origini sono le braccia aperte in gesto confidente filiale verso il Padre. Dall’Islamismo la prostrazione che piega la fronte fino al suolo per essere “muslim” – sottomesso – all’onnipotenza di Allah. L’arte di ogni tempo interpreta e comunica con il linguaggio dell’immaginazione, colori e forme per esprimere l’inesprimibile dell’oltre», Mons. Vincenzo De Gregorio Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.
L’installazione Una Nuvola Come Tappeto accoglie il visitatore a partire dalla Real Cappella e consiste in 21 inginocchiatoi cattolici, arredi lignei liturgici allestiti lungo l’intero percorso di visita come “filo conduttore” dell’esposizione. Realizzati sul modello di un inginocchiatoio presente nel Duomo di Napoli, sono interamente rivestiti da coloratissimi tessuti di tappeti per la preghiera musulmana. Il titolo dell’opera è tratto dal testo di Erri De Luca, che traduce dall\’ebraico il versetto 39 del Salmo 105 «dove si canta Dio che guida gli Ebrei nel deserto». Un lavoro che unisce le tre religioni monoteiste in un’unica opera, un singolo oggetto appartenente alla tradizione religiosa, che oggi arriva per la prima volta in Italia, precedentemente presentato al Kunstmuseum di Lucerna nel 2019.
Nella Sacrestia al centro della sala è esposto il secondo lavoro dal titolo Planeta (220 x 180(x2) cm). Realizzata con tessuto kevlar in colore giallo oro, ricavato da un giubbotto antiproiettile, l’opera è composta da oltre cento pezzi cuciti insieme che definiscono una forma ellittica con un esplicito riferimento alla veste liturgica di una planeta sacerdotale.
L’oro torna nuovamente nel lavoro delle aureole sullemappe che l’artista definisce «campi ecologici (eco-field) dell’animo», frutto di una ricerca sulla connessione tra terra e cielo, tra reale e divino. La proporzione reale è fornita dalle scale di riduzione delle carte geografiche usate come supporto dell’opera, mentre la proporzione divina è fornita dalle scale di riduzione stabilite dall’artista, di opere d’arte storiche scelte per le mappe selezionate. L’artista riproduce sulle mappe soltanto le aureole delle figure rappresentate nelle opere antiche, realizzando dei cerchi con la tecnica della foglia oro come le originali, sovrapponendole alle carte geografiche. Così i protagonisti delle opere di Giulia Piscitelli vengono rappresentati nell’assenza dei loro corpi, nella loro condizione aurea. Ma ancora, la posizione dei cerchi d’oro, potrebbe ricordare le postazioni di un attacco militare, o all’inverso, anche un paesaggio pieno di risorse ancora da esplorare. L’aureola è un elemento iconografico utilizzato da tempo remoto, e non soltanto nella storia cristiana, come dimostrato dall\’esempio proveniente dalla città di Palmira in Siria, con le tre divinità Baalshamin, Aglibol e Malakbel.
Il percorso della mostra termina con l’opera dal titolo Naso (1997-2024) esposta per la prima volta in assoluto: un “omaggio a San Gennaro” nel luogo a lui dedicato. Un naso realizzato in gesso dorato che svela un’antica leggenda e, nello stesso tempo, raffigura il naso stesso dell’artista in una versione modellata e ingrandita, derivata da un autoritratto realizzato dopo un doloroso incidente, una sorta di ex voto dedicato al Santo Patrono.
L’antica leggenda legata al busto marmoreo di San Gennaro, custodito nel convento dei Cappuccini di Pozzuoli, narra un atto vandalico dei corsari saraceni che, con un colpo di scimitarra, ne tagliarono il naso. I fedeli ordinarono a vari scultori un nuovo naso ma nessuno di quelli proposti riuscì ad attaccarsi al viso mutilo. Intanto, numerosi pescatori si trovarono più volte nelle reti un pezzo di marmo dalla forma strana che, scambiato per un semplice sasso veniva rigettato in mare. Fu uno di loro a riconoscere in quella pietra la forma di un naso e la portò in chiesa dove, secondo la leggenda, il sasso volò dalle mani del pescatore per tornare al suo posto originale.
«Sospese tra disincanto e istinto di rinnovamento, tra sacro e volgare, tra consumo e preservazione, le opere di Giulia Piscitelli scuotono la nostra pigrizia di spettatori: ci rammentano la cieca persistenza delle cose e l’illusione della durata. È il vecchio paradosso dell’arte: ci insegna a evadere e ci spiega che sfuggire è in ogni caso impossibile», sono le parole del critico d’arte Stefano Chiodi, dal testo del catalogo della mostra.
Una Nuvola Come Tappeto di Giulia Piscitelli al Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli sarà aperta al pubblico fino a sabato 25 gennaio 2025 e sarà visitabile negli orari di apertura del museo (il costo del biglietto del museo comprende l’ingresso alla mostra).
D’Uva ha realizzato, a fronte di Avviso pubblico del Ministero della Cultura, un progetto per la rimozione delle barriere fisiche cognitive e sensoriali nel Museo del Tesoro di San Gennaro, finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
Riferimenti del PNRR
Progetto finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura Misura 1 – “Patrimonio culturale per la prossima generazione” Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3-3) Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”
Finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO
Rimozione delle barriere fisiche: migliorare l’accessibilità del Museo mediante interventi architettonici e l’installazione di arredi e attrezzature specifiche.
Rimozione delle barriere cognitive e sensoriali: implementare tecnologie digitali innovative e nuova segnaletica rendendo la visita coinvolgente e memorabile per tutti, comprese le persone con disabilità visive e uditive.
Misure di sicurezza ed emergenza: ripensare le misure di sicurezza per garantire un ambiente inclusivo e attento al tema dell’accessibilità, senza compromettere la tutela del patrimonio artistico.
Obiettivi del PNRR: nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, contribuire alla realizzazione degli interventi fisici previsti in Italia nei musei dalla Misura M1C3-3, nel rispetto dei principi di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali e del contributo all’obiettivo climatico e digitale.
INTERVENTI REALIZZATI NEL MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO
Videoguide in Lingua dei Segni Italiana (LIS): consentono ai visitatori non udenti di accedere alle informazioni sulle opere d’arte in completa autonomia.
Audiodescrizioni: testi progettati ad hoc per facilitare la visita alle persone ipovedenti e non vedenti.
Audioguida multilingue: “Un Tesoro di audioguida” arricchita con 6 nuove lingue (cinese, giapponese, coreano, ucraino, russo e portoghese,) oltre a quelle già disponibili (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e napoletano).
Audioguida per bambini: una narrazione speciale che consente ai bambini di esplorare e conoscere la storia di San Gennaro e di uno dei tesori più preziosi al mondo.
Sito web inclusivo: ottimizzazione del sito web del Museo per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità.
Riproduzioni 3D: riproduzione della mitra gemmata di San Gennaro in scala 1:1.
Pannelli tattili touchstone: per il riconoscimento delle forme della collana di San Gennaro e degli altri doni dedicati al Santo Patrono.
Pannelli in braille: con la descrizione delle sale del Museo.
Brochure in scrittura Nero-Braille: esplicativa per la Cappella e le Sacrestie.
Piantine di orientamento: in ceramica per facilitare la visita all’interno del Museo.
Fari LETIsmart: piccoli dispositivi sonori progettati per facilitare il percorso all’interno del Museo.
Personale del Museo: formato sull’accoglienza dei visitatori, nonché sulle tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione.
Interventi architettonici: passamano in ferro, servoscala per accedere al Museo e ai servizi igienici, panchine lungo il percorso, scivoli per facilitare l’ingresso e banchi di biglietteria rimodulati per una maggiore accoglienza.
Segnaletica inclusiva: adeguata all’accessibilità e integrata nel piano di emergenza.
PERIODO DI REALIZZAZIONE
Gli interventi nel Museo del Tesoro di San Gennaro sono iniziati nel gennaio 2022 e si sono conclusi il 30/06/2023.
Il Progetto descritto è finanziato tramite l’Avviso pubblico per la presentazione di Proposte progettuali di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura privati, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente “Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura.
Tariffa ridotta a 6 € (invece di 12 €)
Venerdì 21 e sabato 22 giugno dalle ore 18 alle ore 22
Nel cortile del museo sarà allestito uno “specchio per selfie” che consentirà a tutti i visitatori di diventare un “devoto a San Gennaro”
Chi è devoto a San Gennaro?è il titolo della nuova video installazione del Tesoro di San Gennaro, che da oggi è possibile ammirare lungo il percorso di visita del museo, prodotta e promossa dalla nostra azienda, che dal 2020 gestisce il museo del Tesoro di San Gennaro, e progettata e realizzata da Kaos Produzioni.
Inserita in modo permanente nella sala della Mitra, la nuova iniziativa va ad arricchire il percorso consentendo al pubblico di immergersi in un racconto speciale delle diverse forme e segni della devozione popolare e delle celebrazioni dei prodigi del Santo.
Il progetto è nato da un’idea di Ilaria D’Uva e Francesca Ummarino con l\’intento di completare il percorso museale con un’esperienza unica e contemporanea che trasmetta al visitatore l’emozione e l’energia delle tre date del prodigio della liquefazione del sangue, il mistero del culto, la vita vera della devozione, le straordinarie diverse espressioni religiose e popolari di ogni genere di pubblico. La direzione artistica e regia è stata affidata a Stefano Gargiulo.
Chi è devoto a San Gennaro? è un viaggio attraverso le immagini di simboli, volti, gesti e preghiere per vivere il museo in modo nuovo e contemporaneo alla scoperta di quell’inscindibile rapporto tra la città di Napoli e il suo Santo Patrono.
Per festeggiare la nuova video installazione, il Tesoro di San Gennaro propone un’apertura straordinaria venerdì 21 e sabato 22 giugno dalle ore 18 alle ore 22 (ultimo ingresso ore 21) con biglietto d’ingresso a tariffa speciale al costo ridotto di 6 € (invece di 12 €.). Nel cortile del museo sarà allestito uno “specchio per selfie” che consentirà a tutti i visitatori di diventare “devoto a San Gennaro” catturando il momento preferito da dedicare al Santo Patrono con l’hashtag #chièdevotoasangennaro
Cinque video proiezioni sincronizzate e un impianto audio stereo sono la struttura tecnologica del progetto, allestito su quattro pareti del museo, in dialogo con i gioielli simbolo della devozione per San Gennaro, la mitra e la collana solenne: sulla parete frontale due cornici, che rievocano la forma di edicole votive, contengono i ritratti dei “devoti” che rivolgono le loro preghiere a San Gennaro, ognuno con il proprio intimo rapporto con il Santo. Figure di uomini, donne e bambini esprimono la fede per San Gennaro, in tutta la loro umana diversità e meravigliosa varietà.
Sulla seconda parete frontale sequenze di frammenti che rappresentano l’iconografia del Santo, insieme alle immagini della solenne processione di maggio dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara, tra realtà e finzione. Sulle pareti laterali, immagini evocative che ricreano un’ambientazione straordinaria e onirica e il motto a San Gennaro scritto da Friedrich Nietzsche: “Tu che con l’asta fiammeggiante rompesti il ghiaccio della mia anima, che ora rumoreggiando corre al mare della sua estrema speranza: sempre più chiara e più sana, libera nella più amorosa delle leggi, celebra quindi i tuoi miracoli, bellissimo Gennaro”. Ad arricchire il progetto, un omaggio speciale a Marcello Colasurdo, con la voce dell’artista mentre recita le sue parole per San Gennaro, che hanno ispirato anche il titolo della video installazione.
Chi è devoto a San Gennaro?aggiunge un nuovo e importante tassello al costante lavoro della direzione del museo che prosegue in un percorso innovativo con l’obiettivo di superare qualsiasi distanza tra il visitatore e gli spazi museali e di accompagnare il pubblico in una più profonda conoscenza del mondo e della storia del Santo Patrono.
TESORO DI SAN GENNARO E SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS DI FIRENZE
PRESENTANO IN ANTEPRIMA AL COMICON 2024 “SAN GENNARO LO SA”
Il corto animato della canzone della colonna sonora dell’audioguida del Museo del Tesoro di San Gennaro scritta e interpretata da Eugenio Bennato con la partecipazione di Antonio Fresa
COMICON – DOMENICA 28 APRILE ORE 15
Sala Dino De Matteo – padiglione 2 | Mostra D’Oltremare – Napoli
Il Museo del Tesoro di San Gennaro e la Scuola internazionale di Comics di Firenze presentano in anteprima al COMICON 2024,domenica 28 aprilealle ore 15 nella sala Dino De Matteo della Mostra D’Oltremare di Napoli (padiglione 2), SAN GENNARO LO SA, il corto animato creato per l’omonima canzone scritta ed interpretata da Eugenio Bennato che ne ha composto anche la musica in collaborazione con il maestro Antonio Fresa.
Il brano, prodotto da D’Uva srl e Adesiva discograficaper la colonna sonora dell’audioguida del Museo del Tesorodi San Gennaro, è una coinvolgente ballata swing napoletana che oggi si anima con i disegni realizzati dalla Scuola Comics di Firenze, diretta da Alessio D’Uva, per raccontare, tra musica, voce e immagini l’incredibile storia del ritorno del Tesoro di San Gennaro da Roma a Napoli.
Il video sarà visibile online sul canale YouTube di D\’Uva da domenica 28 aprile!
Il corto SAN GENNARO LO SA contribuisce ad essere un nuovo modo per narrare ed esplorare il ricchissimo immaginario della storia del Santo Patrono, affidando al linguaggio universale dell’animazione, del disegno e della musica, il compito di trasmettere a un pubblico sempre più ampio e giovane la vita e la conoscenza del culto di San Gennaro.
In occasione del Comicon il Museo del Tesoro di San Gennaro inserirà una tariffa agevolata a 6 euro per visitare il Museo del Santo Patrono a via Duomo (visita autonoma con audioguida). Sarà possibile acquistare i biglietti sul sito internet tesorosangennaro.it alla voce “Amici del Comicon” dal 22 aprile al 7 maggio 2024.
TRE COLLARI I gioielli della devozione a cura di Laura Giusti
Tra arte, storia e fede in mostra i collari di San Gennaro e San Vincenzo Ferrer Giovedì 14 marzo ore 11 / Museo del Tesoro di San Gennaro
La Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro è lieta di invitarlagiovedì 14 marzo alle ore 11 al Museo del Tesoro di San Gennaro per la presentazione della mostra “TRE COLLARI. I gioielli della devozione” a cura di Laura Giusti.
Un legame inscindibile tra arte, storia e fede: gli splendidi collari di San Gennaro e di San Vincenzo Ferrer, storico protettore del rione Sanità, saranno esposti per la prima volta insieme, per raccontare forme e segnali di differenti tipi di culto e narrare la storia di due santi veneratissimi a Napoli.
Interverranno:
Mons.Vincenzo De Gregorio, Abate Prelato della Cappella del Tesorodi San Gennaro
Mons. Adolfo Russo, già Direttore del Museo Diocesano di Napoli
Riccardo Imperiali di Francavilla, Deputazione Cappella del Tesoro di San Gennaro
Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro
Laura Giusti, Curatrice del Museo del Tesoro di San Gennaro
Ilaria D’Uva, CEO D’Uva srl
In occasione della presentazione sarà illustrata la ricerca scientifica di Laura e Paola Giusti sulla storia dei tre collari,raccolta nel catalogo dedicato alla mostra, con approfondimenti inediti epreziose testimonianze del passato della città.
PER ACCREDITI: Si prega di dare conferma di partecipazione, cliccando sul pulsante in basso \”PRENOTA ORA\” o scrivendo a: info@minavagante.com
LUCE DI NAPOLI Natale nella Cattedrale di Napoli: carità, aperture straordinarie e celebrazioni per la venuta del Salvatore Sabato 9/ 16 / 23 / 30 dicembre ore 20 e 21
Aperture straordinarie notturne, visite guidate e due concerti presso la Cattedrale di Napoli, la Cappella e il Museo del Tesoro di San Gennaro
VISITE GUIDATE
La Cattedrale di Napoli, la Cappella, il Museo del Tesoro di San Gennaro e l’Arciconfraternita di S. Restituta dei Neri, conosciuta anche come Tesoro Vecchio, apriranno ogni sabato di dicembre le loro porte di notte. L’offerta di LUCE DI NAPOLI prevede visite guidate seralistraordinarie , tutti i sabati di dicembre, alle ore 20.00 e alle ore 21.
Le visite guidate si avvarranno della preziosa presenza dei volontari della Onlus La Scintilla e della Associazione Pietre Vive, con il contributo della Prof.ssa Giuliana Albano e Padre Jean-Paul Hernandez SJ. Oltre la Cappella del Tesoro, sarà possibile continuare a visitare gli spazi del Museo: uno dei luoghi più belli e suggestivi al mondo. Le prenotazione online sono disponibili qui
FINALITA\’
La Cattedrale di Napoli continua la sua missione sul territorio confermandosi Madre delle Comunità, casa dei napoletani, scrigno di cultura e bellezza. Ecco Luce di Napoli. mondiale. Quest’anno la rassegna Luce di Napoli si pone come obiettivo una maggiore attenzione materiale per il territorio, in particolare per i ragazzi di Forcella. Il territorio è conosciuto nel mondo ma è anche privo di spazi di aggregazione comunitaria. Il ricavato consentirà la realizzazione e la riqualificazione di uno spazio nuovo per un territorio troppo passeggiato e spesso guardato con indifferenza.
Lunedì 25 dicembre ore 20:30 – Concerto dei Cantori di Posillipo
Sabato 9 – 16 – 23 – 30 dicembre dalle ore 20:00 – 22:00 – aperture straordinarie notturne della Cattedrale in sinergia con il Museo del Tesoro di San Gennaro.
Vedi il servizio di TGR CAMPANIAcon le voci di Francesca Ummarino, Direttrice Museo del Tesoro di San Gennaro, Roberto Velardi, Responsabile Casa di Vetro, e Don Vittorio Sommella, parroco del Duomo
SAN GENNARO A MONTECASSINO
Il trasferimento del Tesoro nella Seconda Guerra Mondiale
Sabato 18 novembre 2023 – ore 10.30 Cappella del Tesoro di San Gennaro – Via Duomo 149, Napoli Ingresso libero
La Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e l’Abbazia di Montecassino presentano \”SAN GENNARO A MONTECASSINO\”, un incontro organizzato per ricordare la storia del trasferimento del Tesoro durante la seconda guerra mondiale che si terrà a Napoli sabato 18 novembre alle ore 10,30, presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Dopo il saluti di benvenuto di S.E. il Duca Don Riccardo Carafa d’Andria della Stadera, Vice Presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, introducono i lavori Mons. Vincenzo De Gregorio, Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e Dom Luca Fallica, OSB, Abate di Montecassino.
Seguiranno gli interventi di Alessandra Rullo del Museo e Real Bosco di Capodimonte sul tema La salvaguardia dei beni culturali a Napoli prima e durante il secondo conflitto mondiale, di Laura Giusti del Museo del Tesoro di San Gennaro sul tema Il ricovero del Tesoro di San Gennaro a Montecassino e di Gaetano de Angelis Curtis dell’Università degli Studi di Cassino sul tema I beni culturali a Montecassino: proprietà, deposito, prelievo, riconsegna, recupero.
Modera e conclude Mons. Doriano Vincenzo De Luca. A seguire le letture di testi scelti a cura di Bruno Tammaro Iannelli e la visita guidata al Museo del Tesoro di San Gennaro.
Il trasferimento del Tesoro di San Gennaro
In previsione dell’entrata in guerra dell’Italia e temendo possibili danni da bombardamenti, il Soprintendente della Campania, nel 1942, sollecitò la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro perché si attivasse per mettere in salvo i gioielli e beni più preziosi. Il 26 maggio 1943, il Principe Don Stefano Colonna di Paliano, Vice Presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, consegnò così in gran segreto a Dom Gregorio Diamare, Abate di Montecassino, tre casse in legno sigillate con gli arredi di maggior valore del Tesoro di San Gennaro. La scelta del luogo fu dettata, oltre che dal personale rapporto di fiducia del Vice Presidente con i monaci, dalla convinzione che l’Abbazia fosse uno dei luoghi più sicuri d’Italia. Dopo varie vicissitudini e un trasferimento delle casse a Roma, il Tesoro tornò a Napoli dopo la guerra, esattamente il 5 marzo del 1947. Con la scorta di Giuseppe Navarra, detto “il re di Poggioreale”, le casse ritornarono a Napoli, nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, perfettamente integre e sigillate… un vero miracolo di San Gennaro!
IL PROGRAMMA
Saluti di benvenuto Riccardo Carafa d’Andria
Vice Presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro
Introducono i lavori Mons. Vincenzo De Gregorio
Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro
Rev.mo Dom Luca Fallica Abate di Montecassino
Interventi di Alessandra Rullo Museo e Real Bosco di Capodimonte La salvaguardia dei beni culturali a Napoli prima e durante il secondo conflitto mondiale
Laura Giusti Museo del Tesoro di San Gennaro Il ricovero del Tesoro di San Gennaro a Montecassino
Gaetano de Angelis Curtis Università degli Studi di Cassino I beni culturali a Montecassino: proprietà, deposito, prelievo, riconsegna, recupero
Conclude e modera Mons. Doriano Vincenzo De Luca
Letture di testi sceltia cura di Bruno Tammaro Iannelli
Seguirà visita guidata al Museo del Tesoro di San Gennaro
Le detenute che hanno partecipato alla visita teatralizzata del Tesoro di San Gennaro
La sede scolastica carceraria del CPIA Napoli Provincia 1 e la Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro hanno collaborato per realizzazione del progetto tematico \”SaNgue”, rivolto alle alunne recluse nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.
La proposta ha preso l’avvio dalla riflessione sulla presenza costante nella vita delle donne del sangue legato alla fecondità, al parto, alla cura dei malati, ma anche simbolo di famiglia, radici, eredità. Nel carcere questo aspetto è assai rilevante: il senso di appartenenza alla famiglia, momentaneamente lontana, diventa dolore e segna i confini di quel distacco che sperimentano solo una volta prigioniere. Legame di sangue, quel filo rosso indissolubile che stringe a doppio nodo le donne al proprio corpo, alla famiglia, alla città e ai suoi emblemi, San Gennaro e il Vesuvio, sangue e lava.
Il percorso si è sviluppato in tre fasi:
Le docenti hanno affrontato il tema del sangue nelle loro discipline specifiche tra gennaio e febbraio 2023. Il percorso è stato arricchito da contributi musicali e filmici e da un esperto di Storia dell’Arte.
Alcune alunne recluse hanno poi partecipato a marzo alla visita teatralizzata della Cappella e del Tesoro di San Gennaro offerta dalla Deputazione della Real cappella del Tesoro di San Gennaro e dal Museo del Tesoro di San Gennaro, mentre le altre alunne hanno partecipato online dal carcere alla visita guidata.
Nel mese di marzo 2023 tutte le donne recluse a Pozzuoli hanno assistito, nella Sala Teatro della CCF con personalità istituzionali, alla visione del video realizzato da dal Museo del Tesoro di San Gennaro , che filma l’intera visita guidata alla Cappella e al Tesoro.
https://youtu.be/L1xt_lQWhTQ?si=n4SiArQPYnGdriF_
Nel teatro del carcere si è poi svolta la cerimonia conclusiva di questa progetto speciale: venerdì 13 ottobre, più di 60 ragazze detenute hanno potuto assistere al video realizzato per loro dal Tesoro di San Gennaro, che ripercorre la visita che alcune alunne hanno svolto a marzo 2023 nella Cappella e nel Museo del Santo Patrono.
“Non c\’è da stupirsi sul fatto che San Gennaro vada in visita alla Casa di Pozzuoli. – dichiara Riccardo Imperiali di FrancavillaDeputato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro -. Lo stupore è nel fatto che questo accada solo ora e perciò, a nome della Deputazione che ho l\’onore di rappresentare, sono felice di dire che sapremo riparare a questo “ritardo” e che fin d\’ora ci dichiariamo disponibili e lieti a pensare a svolgere iniziative che vedano coinvolte le nostre istituzioni per progetti socio-umanitari.”
“Per noi docenti carcerarie è stato un grande successo aver coinvolto nel percorso didattico “SaNgue” tante alunne che hanno imparato, si sono commosse e si sono entusiasmate insieme a noi. – afferma Fausta Minale, docente della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli e Ambasciatrice Erasmus per il settore dell\’Educazione degli Adulti della Regione Campania – Poche hanno potuto partecipare alla visita alla Cappella e al Museo di San Gennaro, ma oggi, venerdì 13 ottobre, tutte le altre hanno potuto concludere il progetto assistendo al video della visita guidata. Nel carcere femminile sono arrivate cultura, arte e bellezza, le armi più forti per favorire consapevolezza e integrazione.”
“Questa per noi è l\’occasione per restituire la cortesia di una visita: lo scorso inverno abbiamo collaborato a un percorso didattico sul sangue che è culminato della visita di quattro alunne provenienti dalla Scuola della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli che, grazie a un permesso per motivi culturali, hanno potuto visitare il Tesoro di San Gennaro e assistere a un percorso teatralizzato. – spiega Ilaria D\’Uva amministratore di D\’Uvas.r.l., società che gestisce il museo del Tesoro di San Gennaro – Il desiderio di estendere l\’esperienza a tutte le donne che vivono nel carcere, ci ha spinte a produrre un video con l\’intera visita teatralizzata, così da proiettarlo accompagnato da una performance live delle nostre due guide-attori. San Gennaro è di tutti e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di divulgare la conoscenza della storia del Santo e del suo Tesoro. Stavolta abbiamo portato il Tesoro di San Gennaro in visita al Carcere di Pozzuoli.”
Francesca Ummarino, direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro aggiunge: “1700 anni fa il vescovo Gennaro si recò in queste terre per confortare gli amici in carcere. La Deputazione e il Museo seguono il suo esempio e si impegnano per far conoscere la storia del Santo Patrono e del suo tesoro anche e soprattutto alle persone in difficoltà.”
Il Tesoro di San Gennaro di tutti e per tutti: due anni di cambiamenti con una rinnovata organizzazione che ha prodotto risultati straordinari e iniziative di accoglienza, inclusione e accessibilità per un Museo proiettato verso il futuro grazie agli investimenti di D’Uva, ai fondi della comunità europea e alla generosità della Fondazione Deloitte.
Da oggi il museo dedicato al Santo Patrono di Napoli si presenta al pubblico rinnovato negli allestimenti e nella fruizione, pronto a soddisfare le esigenze di tutti i visitatori per rispondere sempre più agli standard dei musei internazionali. Diventa uno spazio inclusivo con i nuovi strumenti dedicati all’accessibilità e all’accoglienza realizzati grazie al lavoro e all’impegno della società D’Uva, che da ottobre 2021 gestisce il museo su incarico della Deputazione, e ulteriormente ampliati grazie al sostegno generoso della Fondazione Deloitte e ai finanziamenti europei ricevuti, nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura.
Due anni di risultati eccellenti che registrano, dall’autunno 2021 all’autunno 2023 un incremento di visitatori del 70%, con un trend in costante crescita.
Un Museo accogliente e accessibile grazie a una serie di interventi mirati per accompagnare tutti i visitatori alla scoperta del tesoro di Napoli. Scopriamoli insieme!
videoguide in LIS a cui si accede in completa autonomia: tramite qrcode si possono guardare i video di due attori professionisti che raccontano nella lingua dei segni le opere del museo;
audiodescrizioni con testi realizzati ad hoc per facilitare la visita alle persone ipovedenti e cieche;
accessibilità non soltanto come abbattimento delle barriere fisiche e cognitive ma anche linguistiche: “Un Tesoro di audioguida”, nata a giugno 2022, ideata e prodotta da D’Uva, si arricchisce di ulteriori 6 lingue (cinese, giapponese, coreano, ucraino, russo e portoghese,) in aggiunta a quelle già presenti (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e napoletano);
un nuovo percorso si affianca al suggestivo racconto tra voci e musica dedicato agli adulti: l’audioguida dedicata ai più piccoli, una speciale narrazione per permettere anche ai bambini di esplorare e conoscere la storia di San Gennaro e di uno dei tesori più preziosi al mondo, accompagnati dalle esilaranti interpretazioni di Patrizio Rispo e Nunzia Schiano;
la grande novità sono le opere realizzate in 3D e i pannelli tattili: l’incredibile riproduzione della mitra gemmata in scala 1:1 e i pannelli tattili touchstone per riconoscere le forme della collana di San Gennaro, degli ostensori e degli altri doni dedicati al Santo Patrono; nella Real Cappella, grazie al contributo di Deloitte, sono state create la versione in 3D del dettaglio del Paliotto d’argento dell’Altare Maggiore di Gian Domenico Vinaccia, e la traduzione tattile a rilievo del dipinto olio su rame di Jusepe de Ribera. Il lavoro di riproduzione è stato realizzato da Art-Up, una compagine di aziende Sannite, che tramite la digitalizzazione delle opere ha creato modelli dettagliati e aderenti agli originali, con la supervisione scientifica del SAAD-Suor Orsola Benincasa (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA).
l’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche, grazie all’inserimento di passamano in ferro, servoscala per accedere al museo e ai bagni, panchine lungo il percorso, scivoli per facilitare l’ingresso e la rimodulazione dei banchi di biglietteria per renderli idonei a più accoglienti;
piantine di orientamento in ceramica;
fari letismart, piccoli dispositivi che emanano dei suoni per facilitare il percorso;
brochure in scrittura nerobraille in cui vengono descritte la Cappella e le Sacrestie;
pannelli in braille con la descrizione delle sale;
Lo staff del Tesoro di San Gennaro ha seguito, infine, un corso di formazione per l’accoglienza dei visitatori, nonostante gli itinerari siano pensati per rendere la visita del tutto autonoma.
Si ringrazia l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e della Rete Campania tra le mani per la preziosa collaborazione nella validazione e nell’affiancamento della realizzazione delle varie iniziative. In particolare Vincenzo Massa, coordinatore del Centro Regionale di trascrizione Braille della Campania, Maria Grazia Gargiulo e Carmela Pacelli del SAAD-Suor Orsola Benincasa (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA) e coordinatrici della Rete Campania tra le mani.
Conferenza stampa: IL NUOVO TESORO DI SAN GENNARO un museo accessibile, accogliente e inclusivo
martedì 10 ottobre 2023 presso la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro
Intervengono: Girolamo Carignani di Novoli, Deputazione del Tesoro di San Gennaro, Vincenzo De Gregorio, Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Mariano Bruno, Partner Deloitte e responsabile della sede di Napoli, Ilaria D’Uva, Amministratore di D’Uva s.r.l., Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro
Progetto finanziato tramite Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura
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